Il buono postale rappresenta quello che molti considerano un vero e proprio investimento per il futuro, volto a guadagnare attraverso il versamento di una somma di diversa entità, grazie agli investimenti connessi, che possono essere rilevanti o meno e dare un beneficio all’intestatario del buono, di cui disporne però solo al termine del vincolo prescritto.
Ma cerchiamo di capire meglio come funzionano e quali sono le caratteristiche specifiche di questi buoni postali, perché non tutti sanno innanzitutto del vincolo di tempo per poterli riscuotere, che si sceglie al momento in cui viene prescritto; ma per di più si sconosce un altro elemento fondamentale che è connesso agli interessi.
Come funzionano i buoni postali?
Il funzionamento di queste obbligazioni fiscali è molto chiaro e comunque facilmente deducibile quando ci si reca presso un ufficio postale e si richiede di aprirne uno. Infatti, verrà chiesto a chi intestarlo (quindi se al soggetto richiedente o ad altro beneficiario) e poi verranno chiesti due dettagli in particolar modo: per quanto tempo bloccarlo e come impostare gli interessi.
Riguardo il tempo, questo può variare da pochi anni a un massimo di 20 anni, durante i quali il guadagno sull’importo versato viene garantito attraverso gli interessi, che possono essere sommati per mezzo di tassi variabili, soggetti a continue variazioni ma con la possibilità di guadagnare, o perdere ovviamente, in modo significativo, oppure di tassi fissi, che si stabiliscono in base al valore del periodo in cui si apre il buono postale.
Cos’altro c’è da sapere?
Quello che però molti non sanno è che questi buoni postali hanno uno svantaggio: se per pura combinazione il destinatario del buono non viene a conoscenza per tempo, ovvero quando scade il vincolo per accedere e ottenere l’importo maturato, questo importo, scaduti per esempio i 20 anni, non è più soggetto ad aumenti attraverso i tassi. Facciamo caso di ritrovarne uno ormai scaduto da diversi anni, come si procede?
- ci si reca presso l’ufficio postale
- presentano tutti i documenti necessari
- si fa in modo di ottenere l’importo contenuto nel vecchio buono
Dell’importo in questione se ne può fare quello che vuole: ovvero si può ritirarlo e farne l’uso che si preferisce, oppure si può aprire un nuovo buono postale, impostare una nuova scadenza con il tasso di interesse che si preferisce e di cui ci si sente più sicuri, in modo tale da guadagnarci qualcosa nel tempo. E’ questa la scelta più sensata se non si ha bisogno del denaro che si acquisisce.
Il buono postale è sicuramente un sistema valido per poter avere a nostra disposizione somme di denaro che in altre modalità sarebbe impossibile ottenere. Ma è altrettanto vero che è un modo per poter lasciare ai nostri figli o nipoti delle certezze economiche sicure a cui accedere per poter affrontare spese varie ed eventuali nel futuro.