I francobolli da 10 lire possono valere una fortuna: ecco quali valgono di più

Molti conoscono la filatelia, ovvero l’arte del collezionismo che si occupa dei francobolli, come un fenomeno d’élite, ma in realtà è un mondo molto composito che mostra un crescente interesse da parte di chi ama davvero le opere d’arte, così come davvero oggi vengono intesi i francobolli di una volta, che si possono considerare oggetti da collezione.

Ma cosa rende incredibilmente interessante il valore dei francobolli di un tempo è soprattutto il fatto che raccontano attraverso le immagini impresse, la storia di un tempo, di un’Italia contrassegnata dall’evoluzione e dalle sconfitte, dai miglioramenti e dalle salite; insomma, un’Italia ricca di tanti aspetti negativi e positivi. Ecco quindi cosa rappresentano davvero i francobolli.

Ecco i francobolli ricchi di una storia affascinante

Potrebbero apparire dei semplicissimi pezzi di carta, ma attorno al francobollo c’è la storia che prevede l’evoluzione delle comunicazioni e dei trasporti, in un momento storico, quello del XIX secolo, quando tutto era in perfetta e completa evoluzione. Prima della loro introduzione, infatti, il costo della spedizione di un pacco o di una lettera, era carico del destinatario.

Ma la vera rivoluzione arriva con il primo francobollo della storia, parliamo del Penny Black, nato come un timbro adesivo con cui stavolta era il mittente a pagare anticipatamente la spedizione, con un costo relativo al viaggio e al valore conseguente del francobollo in questione. Dopo questo, il francobollo piano piano si diffuse in tutto il mondo riflettendo a pieno diritto la cultura, la storia e l’identità nazionale del paese emittente, come una sorta di messaggere, che, spostandosi da una parte all’altra del mondo, poteva dare il suo forte contributo in termini di racconti e di narrazioni.

Quanto possono valere i francobolli da 10 lire oggi?

Per poter valutare l’importanza filatelica di un francobollo si fa riferimento prima di tutto alla rarità, alle condizioni e alla domanda. Sicuramente in questi termini, un francobollo antico, del valore di 10 lire, può raggiungere cifre davvero interessanti, se, ad esempio, un Penny Black è considerato uno dei francobolli più preziosi e rari nella storia della filatelia. Ecco allora alcuni esempi:

  • francobollo con Vittorio Emanuele III del 1906, che può raggiungere cifre interessanti se in ottime condizioni o se presenta qualche dettaglio particolare
  • francobollo dedicato al fascismo del 1934, dove sono ritratti immagini e simboli legati a rappresentare questa forma politica in atto
  • francobollo della Repubblica Italiana del 1946, volto proprio ad esaltare la funzione del nuovo sistema politico italiano, nel periodo post-bellico
  • francobollo con fiori del 1956

Qualunque sia l’elemento raffigurato, questo ha comunque un peso davvero molto importante, perché è pensato per diffondere un messaggio, oltre che per fungere per il pagamento delle spedizioni. Un po’ come succede con le monete, i francobolli lavorano su due fronti ben definiti, che hanno a che vedere proprio con il principio volto a soddisfare la necessità di chi acquista i francobolli a farlo per valorizzare anche l’ente che li emette e quello che invece li usa.

La filatelia è oggi una branca della conoscenza, anzi possiamo anche definirla una vera e propria scienza, in costante crescita, che punta alla valorizzazione del francobollo, tra ciò che è stata la sua funzione del passato e i messaggi racchiusi nelle raffigurazioni che sono ritratte sulla facciata esterna. Ogni elemento è quindi cardine integrante della sua valutazione collezionistica.

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