Allerta Irpef: pazzesco, ecco le nuove aliquote

La riforma dell’Irpef per il 2025 ha stabilizzato la divisione in tre aliquote, le quali già erano in vigore quest’anno ma secondo un calcolo dell’ufficio parlamentare di bilancio, i redditi da 32.000 a 40.000 € saranno quelli più penalizzati. Nella legge di bilancio 2025, questa riforma occupa gran parte delle risorse che sono state stanziate dal governo, insieme al taglio di alcune fiscale.

L’imposta sui redditi, serve per confermare in modo strutturale, cioè fisso, la divisione in tre aliquote, andando a tener conto di tutti i vantaggi fiscali per le determinate fasce. In questo articolo, andremo a vedere cosa dice tale manovra e cosa ci attenderà il prossimo anno per quanto riguarda l’Irpef 2025.

Chi pagherà di più secondo questa manovra?

Come abbiamo già anticipato, ci sono delle nuove divisioni, che però hanno dei problemi di base, infatti, per chi ha dei redditi oltre i 75.000 €, ci potrebbero essere delle tasse che potrebbero aumentare di ben 2000 €. Mentre, il nuovo taglio del culo, porterà un rialzo nelle buste paga grazie alla riduzione dei contributi che si devono versare all’Inps.

Ciò avrà un doppio meccanismo, ovvero chi prenderà fino a 20.000 € all’anno, potrà sfruttare un bonus che verrà calcolato sul reddito e inserito direttamente in busta paga mentre ti prende dai 20.000 ai 32.000 € andrà ad ottenere uno sgravio fiscale fisso di circa 1000 € all’anno. Il problema però, sorge dai redditi da 32.000 a 40.000 €, dato che lo sgravio fiscale sarà ridotto fino a arrivare a zero e per tale motivo si andrà a pagare un’imposta di circa il 56% e ciò farà aumentare sicuramente le tasse.

Nuove aliquote Irpef 2025: ecco di cosa si tratta

Con la nuova riforma, le aliquote Irpef diventano in modo stabile tre e quindi si vanno ad abbandonare le quattro varate del governo draghi. In questo modo ci sarà una divisione fissa e che non varia nel tempo, anche se come già anticipato, non si tratta di un progetto estremamente valido. Andiamo quindi a vedere quali sono queste nuove aliquote:

  • fino a 28.000 € si andrà a pagare il 23%;
  • tra i 28.000 e 50.000 € si dovrà pagare il 35%;
  • oltre i 50.000 € si andrà a pagare invece il 43%.

In questo caso, rispetto al modello precedente, ci sarà sicuramente un vantaggio per chi guadagna più di 15.000 € e lo sconto sarà solamente di poche decine di euro all’anno e ovviamente aumenterà con il reddito, infatti sopra i 28.000 € di entrate avremo circa 260 € annuali. Ovviamente si tratta di una struttura base e per sapere se ci saranno ulteriori cambiamenti, bisogna aspettare le altre modifiche della manovra.

Inoltre, Forza Italia ha chiesto di abbassare l’aliquota di mezzo al 33% e di allargarla fino ad un reddito di 60.000 €. In questo caso a guadagnarci di più sarebbero le persone che superano i 50.000 € di entrata e avrebbero uno sconto molto più alto sul proprio reddito. Ovviamente ciò dipenderà anche dai soldi accumulati con le adesioni al concordato preventivo per le partite Iva.

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