Libretto postale vecchio? Se lo possiedi vale più dei soldi all’interno (foto)

Il valore del libretto postale può diventare un vero e proprio “caso” come sta già avvenendo da alcuni anni, in concomitanza con tutti coloro che senza dubbio hanno la capacità magari cercando e rovistando tra i vecchi mobili e solai di ritrovare vecchi documenti del genere. Il libretto postale se abbastanza vecchio può rivelarsi qualcosa di estremamente interessante.

A partire dal suo valore “effettivo” ossia la somma che originariamente ne era stata associata, come forma di risparmio progressivo in quanto la funzione del libretto non è eccessivamente diversa da qualsiasi altro tipo di strumento simile come quello bancario. Il maggiore accesso a quelli postali ha reso molto più semplice al giorno d’oggi trovare questi vecchi documenti?

Il libretto di risparmio postale

Ma cosa sono storicamente parlando i libretti postali? Si tratta di una forma fisica originariamente parlando, in termini di oggetto che ha pressappoco la funzione di “resoconto” dei vari movimenti sviluppati sul libretto. Rispetto ad altre forme di risparmio il libretto è una forma di obbligazione “limitata” in quanto non è concepito per un rilevante ambito di interessi come ad esempio il buono postale.

Il libretto è quindi meno impegnativo, e non ha una vera e propria scadenza, al giorno d’oggi è sufficiente una qualsiasi forma di “movimento” almeno una volta ogni 10 anni per tenerlo attivo. Come detto il libretto è nato come forma fisica, ma da diversi anni può essere anche totalmente digitalizzato, e se in possesso di alcuni requisiti possono essere molto interessanti.

Libretti vecchi: quanto valgono?

Il collezionismo infatti si applica anche su oggetti del genere, soprattutto se parecchio vecchi, essendo questi nati addirittura nel 1876. Difficile aspettarsi di guadagnare somme molto importanti per quelli più moderni a meno che non siano appartenuti a personalità particolarmente conosciute e che presentino ottime condizioni di consevazione. In caso contrario:

  • Un libretto fino agli anni 40 del 900 può valere senza dubbio tra i 100 ed i 250 euro a seconda dello stato
  • Un libretto postale dell’Ottocento vale fino a 400 euro

Poi c’è un discorso diverso, legato alla gestione di quelli dormenti, ossia tutti quelli che sono di fatto in una fase di stand by e non movimentati da più di 10 anni. Se riconosciuti regolarmente dalle Poste Italiane da parte del titolare o del diretto erede, il libretto dormiente può essere rilevato da uno stato conosciuto come un fondo Consap, istituito per l’occasione.

Su questo fondo vengono trasferiti tutti i fondi dei libretti che hanno almeno un corrispettivo di 100 euro legato. Ma il titolare o l’erede può richiedere in ogni caso di riottenere le somme che ne erano legate fino alla scadenza della “dormienza” che in questo caso si attiva dal giorno 1° aprile 2025.
Attraverso il portale ufficiale delle Poste Italiane è possibile controllare in diretta se il nostro libretto è presente tra quelli dormienti.

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